domenica 31 dicembre 2017

Film 1468 - The Disaster Artist

Tornati al cinema dopo un po' di tempo, non pensavo sarebbe stata Townsville la prima città del viaggio on the road a regalarmi di nuovo il piacere del grande schermo.

Film 1468: "The Disaster Artist" (2017) di James Franco
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Francy
Pensieri: Un film su un disastro annunciato, eppure un bellissimo esempio di pellicola biografica che rende in parte onore al suo strambo protagonista umanizzandolo, esplicitandone la vulnerabilità e regalandone un ritratto sfaccettato che va oltre la facile caricatura che un personaggio come Tommy Wiseau non fatica a suscitare. Più che un film sulla realizzazione dello scult "The Room", una storia sul suo ideatore e sul suo rapporto di amicizia con Greg Sestero.
Sono questi gli elementi che, insieme, compongono "The Disaster Artist" e lo caratterizzano a formare un'immagine d'insieme complessa e tutt'altro che scontata. Il bello di questo prodotto è che, nonostante non risparmi nulla al suo protagonista nonché oggetto d'analisi, ne riesca comunque a fornire al contempo un ritratto plausibile che va ben oltre il bidimensionale del facile cliché legato a un soggetto tanto caratteristico e originale. Da questo punto di vista il merito è tutto di James Franco - in odore di Oscar - capace di un'immedesimazione mimetica e vivissima, fedele a sé stessa scena dopo scena ed eseguita osservando i dettami del metodo Stanislavskij. A dimostrarne la sconcertante bravura anche la scelta finale di titoli di coda che mettono a confronto le scene originali di "The Room" con quelle ricreate per la pellicola: il risultato è pazzesco, quasi ipnotizzante, merito anche di una produzione attenta e particolarmente capace riuscita ad evitare di creare una semplice copia di certi aspetti del materiale originale.
Da un certo punto di vista "The Disaster Artist" è una storia molto triste di solitudine e sogni infranti e nonostante una sorta di happy ending che ci viene svelato alla fine, per tutta la durata della pellicola Tommy è un ragazzo incompreso e, non fosse per Greg, assolutamente solo, la cui granitica capacità di credere in sé stesso e nelle proprie capacità troverà lungo il percorso non pochi motivi per vacillare. E così questo prodotto risulta a tratti comico, a tratti umanamente penoso in quanto capace di descrivere con tanta efficacia il calvario di un uomo alla ricerca della fama, sì, ma più che altro dell'accettazione e approvazione degli altri. Una fragilità che traspare sempre e che rende la performance di Franco ancora più ragguardevole. Insieme a lui anche il fratello Franco jr inusualmente fuori dal contesto commedia sb(r)occata e alla sua prima collaborazione con James: vederli recitare assieme fa a tratti un po' effetto, poi ci si abitua.
Oltre a loro il cast si compone di non poche "comparsate" famose del calibro di Sharon Stone, Melanie Griffith, Bob Odenkirk, Bryan Cranston, Judd Apatow e tanti altri; insomma, Franco è riuscito davvero a fare il botto con questo suo film sotto tutti i punti di vista.
Dunque "The Disaster Artist" è un buon prodotto e uno dei titoli di questa stagione tra i più interessanti ed efficaci nel portare a casa il risultato desiderato in origine, una storia che riesce a bilanciare appieno l'originale materiale di partenza con un racconto che valga la pena di essere raccontato. Funziona dall'inizio alla fine.
Ps. Candidato a 2 Golden Globes per Miglior film e attore protagonista (commedia o musical).
Cast: James Franco, Dave Franco, Seth Rogen, Alison Brie, Ari Graynor, Josh Hutcherson, Jacki Weaver, Zac Efron, Megan Mullally; (camero) Jason Mantzoukas, Sharon Stone, Melanie Griffith, Bob Odenkirk, Bryan Cranston, Judd Apatow, Zach Braff, J. J. Abrams, David DeCoteau, Lizzy Caplan, Kristen Bell, Keegan-Michael Key, Adam Scott, Danny McBride, Dylan Minnette, Kate Upton, Angelyne, Kevin Smith, Ike Barinholtz.
Box Office: $20.6 milioni (ad oggi)
Consigli: Uno dei titoli imperdibili di questa stagione, nonché uno dei favoriti alle premiazioni che contano grazie ad un James Franco camaleontico e maledettamente bravo. Un film interessante e molto umano, un biopic che magicamente riesce a trasformare l'orrore del materiale originale che vuole descrivere ("The Room", 2003) in qualcosa di riuscito, credibile e davvero ben fatto. Vedere (in originale) per credere.
Parola chiave: Premiere.

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Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

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